Come diventare più ricchi? Una risposta concreta la si può trovare nei 5+1 libri sulla ricchezza di cui ti parlerò oggi.

“Christian, aspetta un attimo, ho subito un paio di domande “scomode” per te:

Domanda 1) “Mi stai dicendo che mi basterà leggere questi sei libri per riuscire a diventare più ricco?“.

La risposta più sincera che posso darti, e che darei ad un amico è: dipende. Mi spiego meglio. La lettura di questi libri ti darà la possibilità di capire molte cose sul come guadagnare di più e ti mostrerà anche diversi metodi pratici per riuscirci.

Ma non solo, ti farà capire in maniera “forte” come il “risparmiare sempre una parte dei tuoi guadagni” sia la prima delle leggi dei ricchi e, poiché tu vuoi diventarlo, è importantissimo che inizi a seguirla il prima possibile (nb: cliccando qui sotto scarichi 3 video gratuiti molto utili a riguardo ;))

bilancio familiare

Una volta che avrai la visione d’insieme sulle possibili strade da seguire per diventare ricco, i risultati dipenderanno in larga parte da te, dal tuo impegno nell’applicare ciò che hai imparato e nella tua fiducia incrollabile nel riuscirci.

Detto ciò, una precisazione è doverosa (anche per mantenere alta la tua motivazione): le informazioni che troverai leggendo questi libri, beh, “Sì” possono permetterti di diventare più ricco.

Domanda 2)Se io non capisco una “H” di finanza, posso comunque comprendere e applicare le informazioni che leggerò?”.

La risposta è chiara e diretta: Sì! Certo, intendiamoci, come tutti i nuovi argomenti avrai bisogno di un certo tempo per riuscire a capire a fondo gli insegnamenti e di una certa determinazione per riuscire a metterli in pratica superando le sfide (= difficoltà) che salteranno fuori.

Bene, prima di iniziare con la scoperta dei libri, serve una precisazione: tutti i libri hanno come argomento centrale quella che viene definita “intelligenza finanziaria”.

Bene, ma che cos’è in parole semplici questa “intelligenza finanziaria”?

I migliori libri sulla ricchezza si fondano “sull’intelligenza finanziaria”

Tornando a noi, l’intelligenza finanziaria è la capacità di gestire bene queste tre aree riguardanti il denaro:

  1. saperlo guadagnare
  2. saperlo gestire e risparmiare (ti ricordo che puoi approfondire cliccando qui)
  3. saperlo investire affinchè ci porti altri soldi

In parole ancora più semplici…

Intelligenza finanziaria = la capacità di saper far lavorare il denaro per noi

Vedrai comunque che a fine articolo ti sarà ancora più lampante questo concetto e anzi, in qualche maniera, non potrai più fare a meno di tenerlo presente nelle tue scelte di vita e spesa (scarico di responsabilità: se inizierai a sentirti dire da chi ti sta vicino “ma basta, adesso che è questa novità che parli sempre di far lavorare il denaro per noi?” beh, te lo dico: io negherò di averti raccontato qualunque cosa ;)).

E adesso, dopo questa parentesi scherzosa, iniziamo a fare sul serio!

1) Padre Ricco Padre Povero – Robert Kiyosaki

Senza ombra di dubbio un classico, forse il più importante, sul tema dell’intelligenza finanziaria e quindi della ricchezza.

Nello scritto in questione Kiyosaki (ovvero l’autore) ripercorre la propria infanzia e gli insegnamenti ricevuti, sul tema soldi, dai suoi “due padri”.

Il “padre povero”, ovvero il suo vero padre, tenta di trasferire al figlio i ragionamenti della “classe media”, ovvero di lavorare per guadagnare ed ottenere maggiore sicurezza per la propria vita. E per fargli capire meglio gli porta il suo stesso esempio: ovvero la carriera da professore universitario, la quale gli garantisce una vita dignitosa, una certa sicurezza di entrate mensili e il rispetto delle persone vicine.

Kiyosaki però è affascinato più dagli insegnamenti del “padre ricco”, ovvero il papà di un suo amico che fa l’imprenditore, il quale gli consiglia di lavorare al fine di creare dei sistemi che, una volta attivi, gli permettano di guadagnare in “automatico”. All’interno del libro troverai ben spiegato questo concetto attraverso la metafora dell’acquedotto… ma adesso non voglio rovinarti la sorpresa riassumendoti questa storia in poche righe.

In ogni caso, mettiamo i puntini sulle “i” e chiariamo una delle principali differenze tra i ricchi e i poveri:

I “poveri” conoscono alla perfezione le “entrate attive”, ovvero quelle che derivano dal tempo dedicato al lavoro (+ lavori = + guadagni).

I “ricchi” invece, cercano di dare vita a sistemi che generino entrate passive, cioè automatiche. Per creare questi sistemi il tempo da dedicare è in maggiore quantità all’inizio, quando bisogna idearli e metterli in piedi. Una volta che sono stati creati, se sono ben funzionanti, permettono di guadagnare soldi lavorando poche ore alla settimana.

Che ne dici se facciamo un esempio di entrata automatica? Giusto per capire meglio:

  • Un appartamento acquistato e poi messo in affitto
  • Un libro pubblicato che genera entrate annuali attraverso i diritti d’autore
  • Un distributore automatico di caffè e merendine che si vedono ormai spesso nelle città
  • Un investimento in obbligazioni che “staccano delle cedole”

Puoi acquistare il libro cliccando qui sotto.

2) Nati per Muoverci – Nerio Alessandri (fondatore di TecnoGym)

Passiamo ora ad una biografia che mi è piaciuta molto e che parla di un italiano, della sua passione e di come sia riuscito a trasformarla in un successo capace di regalargli, tra l’altro, la ricchezza (cosa che prima non aveva!).

Lui è Nerio Alessandri e per quanto, forse, il suo nome non ti dica nulla, della sua idea molto probabilmente hai già sentito parlare, perché lui è il fondatore di : technogym.

Attraverso questa lettura potrai scoprire tre aspetti che accomunano molte persone di successo (anche se non sono affatto gli unici passaggi interessanti che potrai leggere):

Il primo aspetto è quello di svolgere un lavoro per passione e non per soldi.

Nerio aveva un sogno: progettare e costruire gli attrezzi da palestra più rivoluzionari del mondo. La sua idea non nasceva dai soldi, dalle possibilità di business o scelte affini. Il suo obiettivo nasceva da una passione e dal creare qualcosa di utile.

Così innamorato del proprio sogno da lasciare, all’età di 22 anni, il posto fisso (scelta che, come raccontato in interviste recenti, fece piangere la madre) per intraprendere la strada “insicura” che l’ha portato alla ribalta. E, come spesso accade… i soldi sono stati una diretta conseguenza.

Il secondo aspetto è quello di essere disposti a fare tutti i sacrifici necessari (e vedremo l’importanza di avere il supporto delle persone care).

Alessandri ha dovuto impegnarsi per un lungo periodo e rinunciare al tempo libero per realizzare il suo obiettivo. Ha passato giorno e notte a progettare attrezzi, senza mai fermarsi, chiuso nel suo garage che gli faceva da studio. Eppure tutto questo non gli è mai pesato, perché lui lo faceva per passione e non per “lavoro”.

E poi c’è il terzo aspetto, molto molto importante, che lo stesso Nerio ha sottolineato in molte interviste: il supporto delle persone care (nel suo caso più di tutto della sua splendida Moglie).

Ricorda infatti di quante volte la sera andasse a prenderla per uscire e poi trovasse spesso la scusa del “devo passare al volo in ufficio, giusto 10 minuti e poi andiamo”. La fine di tante di quelle serate? La ragazza addormentata sul divano dell’ufficio e Nerio a progettare fino all’alba davanti al suo tecnigrafo.

Se non avesse avuto il supporto incondizionato della sua ragazza, se questa non avesse creduto in lui e non avesse avuto una forza dentro in grado di fargli sopportare a sua volta le tante rinunce a tanti divertimenti… beh forse oggi Technogym non esisterebbe.

Passione per ciò che si fa, sacrificio e supporto delle persone vicine, sono quindi tre aspetti fondamentali per arrivare al successo.

 

 

3) Autostrada per la Ricchezza – MJ De Marco

Il terzo libro che ti consiglio pone l’accento sulla psicologia di ognuno di noi e su come questa possa avere un potere fondamentale nella nostra capacità di generare ricchezza.

L’obiettivo del libro è proprio quello di mettere in discussione le nostre convinzioni e le nostre scelte riguardo al tema denaro, in modo da liberarci dalle eventuali catene a cui noi stessi ci siamo legati (molto probabilmente in modo inconsapevole). Queste nostre convinzioni limitano noi ed il nostro tempo ed è per via di queste credenze che la maggior parte delle persone non riescono a diventare ricche.

Nelle prossime righe ho scelto di presentarti una delle classiche credenze diffuse (di cui parla l’autore) e che limitano nelle persone la capacità di generare ricchezza.

Ad un certo punto del suo libro, De Marco, prende in esame alcune frasi che girano sui social network tipo Facebook: “odio il lunedì” o “per fortuna è venerdì”.

Queste frasi rappresentano un “campanello d’allarme” di cui accorgersi e denotano principalmente due concetti per l’autore:

1) La stragrande maggioranza delle persone non ama il proprio lavoro. Arrivare a dire che si “odia il lunedì” significa manifestare una profonda insoddisfazione del proprio posto di lavoro. Attraverso la sua professione l’essere umano dovrebbe realizzare sè stesso ed elevarsi ad un livello di creatività via via superiore (oltre all’essere utile per la collettività a seconda del bene o sevizio che offre lui o l’azienda per cui lavora). La persona si sente quindi frustrata e non realizzata sul proprio posto di lavoro, tanto da arrivare ad odiarlo perchè magari per esigenze economiche non può fare a meno di lavorare.

2) Prendendo poi in esame la seconda frase, ovvero “per fortuna è venerdì” è possibile notare la grande credenza (sbagliata secondo De Marco) che moltissime persone danno per scontata, ma scopriamo insieme qual è… Come mai attendiamo con così tanta impazienza il venerdì? Questo giorno della settimana sta a rappresentare l’ultimo dei 5 giorni lavorativi e quindi il fatto che il weekend di riposo è alle porte.

Questo concetto è di estrema importanza poichè è credenza della maggior parte delle persone che sia normale barattare 5 giorni della settimana, lavorando, in cambio di 2 giorni (solitamente il sabato e la domenica) dove poterci riposare e svagare. Questa credenza generalmente accettata è secondo De Marco una convinzione sbagliata e su questo punto propone invece una soluzione differente, ovvero vivere ogni giorno come se fosse sempre sabato.

Per lui non è un giorno casuale, è infatti quel giorno prefestivo in cui dice di potersi permettere di scegliere se lavorare o meno. Questo approccio mentale per De Marco farebbe la differenza ed aiuterebbe anche una miglior resa sul lavoro per arrivare a guadagnare di più.

 

4) 4 Ore alla Settimana. Ricchi e felici lavorando dieci volte meno – Timothy Ferriss

Questo libro, molto probabilmente, rivoluzionerà il tuo modo di pensare regalandoti una voglia cocente di cambiare qualcosa nella tua Vita.

Come si può capire già dal titolo, l’autore sostiene che sia possibile generare uno “stato di ricchezza” lavorando poche ore alla settimana (molte meno di quante ne stai lavorando, probabilmente, in questo momento).

Detto ciò, bisogna però capire meglio cosa intende l’autore con “stato di ricchezza”. Per Ferriss, ricchezza infatti non significa possedere tante cose come succede per un ricco, ma piuttosto avere lo stesso stile di vita del ricco.

E qui entra in gioco una nuova figura, quella delneo ricco“, ovvero colui che conduce uno stile di vita da ricco senza possedere le cose

Mettiamo quindi a confronto i due modi di pensare ed agire con alcuni esempi.

Il ricco tradizionale è solito possedere una o più ville, tra cui una al mare dove trascorre con la famiglia e con gli amici il periodo estivo.

Il “neo ricco”, in questo caso, pur potendosi permettere di acquistare la villa per il periodo estivo, preferisce intelligentemente affittarne una. Così facendo, evita i costi legati alla villa per tutto il periodo invernale (quando resterebbe inutilizzata), ma non è neanche vincolato allo stesso luogo per le vacanze estive. Può così decidere di anno in anno dove andare ad alloggiare con la sua famiglia e se non trova la villa che gli piace può andare in un costoso hotel di lusso.

Facendo un altro esempio, hai mai visto un ricco tradizionale senza almeno un’auto di lusso? Lo stesso conoscevo un grosso imprenditore (purtroppo è venuto a mancare giovane) che era solito collezionare auto sportive e di lusso. Nel suo garage da esposizione (hai capito bene, da esposizione, perchè quelle automobili costosissime non scendevano mai su strada) aveva 3 Ferrari di tre colori diversi (nera, rossa, gialla), una Maserati, una Mercedes berlina, una Lamborghini, una Lexus, una Bmw, un’Audi, una Porsche, un’Hummer e tanti altri modelli,del resto come ti ho detto aveva un intero garage dedicato alle auto.

Il “neo ricco” invece, anzichè vincolare grosse somme di denaro al collezionismo d’auto, preferisce noleggiare il modello che più gli piace ogni settimana. In questo modo si evita costi come il superbollo, le varie assicurazioni, la manutenzione delle auto per far sì che siano sempre efficienti, etc…

Bene, abbiamo visto solo due delle possibili differenze tra un ricco tradizionale ed il ricco inteso dall’autore, ciò che ora dobbiamo vedere è come raggiungere lo status di “neo ricco” secondo Ferriss.

Il “prezzo” da pagare (se così si può dire) sarebbe quello di concentrare al massimo tutte le attività più redditizie in un tempo molto più contenuto (addirittura solo 4 ore alla settimana) in modo da ottenere in cambio due benefici:

  1. Guadagnare più soldi lavorando molto meno tempo, oppure guadagnare la stessa somma  ma sempre riducendo le ore lavorate.
  2. Una volta ridotte le ore lavorative, ciò che si otterrà sarà più tempo libero da gestire come meglio si crede. Ma uno degli ultimi consigli di Ferriss è quello di avviare un’altra attività secondaria, magari legata ad una passione particolare.

 

5) L’uomo più Ricco di Babilonia – George S. Clason

Non c’è modo migliore di presentare questo libro se non lasciando che si presenti da sè con il suo più famoso estratto:

Quindi, i suoi occhi mi fissarono e disse con la sua voce bassa ma ferma:
“Io trovai il cammino verso la ricchezza quando decisi che una parte di tutto ciò che guadagnavo doveva restare con me!”
Poi continuò a fissarmi ed il suo sguardo mi attraversò, ma non aggiunse altro.
“Tutto qui?” – domandai.
“Ciò fu sufficiente per trasformare un povero pastore in un presta soldi!” – rispose.
“Ma io posso conservare tutto ciò che guadagno, non è forse così?”
“Assolutamente no! Non paghi forse il calzolaio? Non paghi il sarto? Non paghi il cibo? Puoi vivere nella città di Babilonia senza spendere? Cosa ti resta di tutto ciò che hai guadagnato l’anno scorso?
Idiota! Paghi tutto il mondo meno te stesso! Fesso, lavori per gli altri!
Sarebbe lo stesso se tu fossi uno schiavo e lavorassi per il tuo padrone, che ti fornirebbe ciò di cui hai bisogno per mangiare e vestirti!
Ricorda sempre: ogni moneta che risparmi è uno schiavo che lavora per te!

Prima Paga Te stesso”, ecco uno dei pilastri dell’intelligenza finanziaria (nonchè la prima legge dei ricchi) che si può estrapolare dalle poche righe riportate qui sopra.

Il grande classico da cui derivano quelle righe è ambientato nell’antica terra di Babilonia, ma regala in realtà consigli pratici applicabili più che mai anche ai giorni nostri.

Uno degli obiettivi dello scritto è quello di dare un definizione chiara della figura del “vero ricco”. Costui, secondo l’autore, non è solo abile nel guadagnare denaro, ma la sua più grande dote è quella di trattenere sempre una parte suoi guadagni.

Un esempio può rendere ancora più lampante quanto sia vera questa definizione.

Tra una persona che guadagna 10.000 € al mese ed una che ne guadagna appena 1.000, chi è più ricco? Il primo naturalmente, su questo non ci sono dubbi.

Quindi la domanda di prima non era posta nel modo giusto, o almeno non teneva conto di questa seconda variabile importantissima per Clason.

Infatti se io ora ti chiedessi: chi è il “vero ricco” tra una persona che guadagna 10.000 € e spende tutto , ed una persona che guadagna appena 1.000 € ma che, alla fine, risparmia 100 €?
Questa volta, sono certo che mi risponderesti che il “vero ricco” tra i due è la seconda persona 😉

Una verità così semplice che però, a pensarci un attimo, fa tutta la differenza. Non credi anche tu?

Detto ciò è anche vero che maggiore è il guadagno tanto maggiore è la possibilità di risparmiare, ma la cosa non è affatto scontata.

Saper gestire i propri soldi in modo da poter risparmiare è una vera e propria arte, che può essere imparata.

6) Come trattare gli altri per farseli amici – Dale Carnegie

Probabilmente, non appena hai letto il titolo di questo libro ti sarai domandato: “come potrebbe essermi di aiuto una lettura che parla di amicizia?”.

Mettiamola così: più che di amicizia questo libro parla di creare rapporti di qualità.

E perché mai parlare di rapporti di qualità se non per permetterti di guadagnare più soldi? Esatto, perché secondo Carnegie alla base della ricchezza c’è la capacità di saper vendere agli altri, di saper lavorare con gli altri, di saper convivere con gli altri e così via.

La creazione di rapporti di qualità tra le persone sono la base fondamentale su cui poter costruire tutto ciò che serve per diventare ricchi.

Quando parli con un tuo collega, con il tuo capo o con un tuo collaboratore, alla base di tutto non c’è forse un rapporto? O ancora, quando vendi un servizio o prodotto e ti rivolgi alle persone, non è forse di primaria importanza riuscire a creare in quel momento un bel rapporto? E cosa permette a due persone, indipendentemente dal fatto che si tratti di lavoro o amicizia, di dialogare? Naturalmente, secondo Carnegie, ancora una volta la risposta esatta è: un rapporto.

Vediamo quindi insieme alcune situazioni di tutti i giorni che ti aiuteranno a capire meglio quali sono i ragionamenti proposti dall’autore. Qui prenderemo in esame solo gli esempi sul posto di lavoro o collegati strettamente al tema della ricchezza e di come generarla:

• Saper comunicare in modo semplice e piacevole con i colleghi, anche senza che ce ne rendiamo conto, è di estrema importanza per stringere un rapporto di “amicizia”. Ancor più importante è rendersi disponibili, per esempio un consiglio che ti farà guadagnare stima da parte dei tuoi colleghi è che se vedi un tuo collega in difficoltà (e credi di poterlo aiutare) potresti offrirgli una mano a risolvere il suo problema. E se anche tu non potessi risolvere il suo problema, offrirgli lo stesso il tuo sostegno morale ti farà guadagnare il suo rispetto e la sua riconoscenza.

Chissà che qualcuno dei colleghi che aiuterai, un giorno non ricambi il favore con te magari sostenendoti in una decisione di vita importante, in un momento difficile o appoggiando una tua proposta lavorativa 😉

• Non parliamo poi di quanto sia importante una comunicazione efficace in una trattativa con un cliente, o con il venditore se il cliente siamo noi. Nel primo caso potremmo riuscire a “convincere” il cliente che ciò che gli stiamo proponendo fa davvero al caso suo. Mentre nel secondo caso potremmo riuscire ad ottenere un piccolo sconto sull’acquisto che stiamo trattando con il venditore. Riuscire a creare un buon rapporto nell’immediato aiuta sicuramente nelle contrattazioni di questo tipo 😉

• Vorresti farti notare dal tuo capo ma proprio non ci riesci… Se a lavoro stai inseguendo una promozione da molto tempo, cerca sempre di essere propositivo e disponibile. Se lo sei stato con i tuoi colleghi, questi parleranno sicuramente bene di te tra loro e forse anche con il capo se gli verrà chiesto cosa pensano di te.

Questo atteggiamento positivo con il passare del tempo potrà aiutarti ad essere notato, ricordato dai tuoi superiori, stimato dai tuoi colleghi e quindi vedrai che via via ti verranno affidati incarichi sempre più importanti.

• Saper costruire un rapporto di qualità, alle volte significa anche dover affrontare delle conversazioni spiacevoli. Potresti per esempio dover comunicare ad un tuo collega, al tuo capo o ad un tuo collaboratore una situazione di lui che proprio non sopporti e che secondo te genera malumore. E’ di estrema importanza, in queste situazioni, che tu sappia dire una cosa scomoda, in un modo tale per cui l’altra persona non la viva come un’offesa personale. Anzi, una critica detta nel giusto potrebbe essere apprezzata per la tua sincerità su alcuni temi scomodi.

Questa è una grande capacità comunicativa che non tutti sono in grado di sviluppare in poco tempo perché richiede una grande sensibilità. Ma con questa lettura che ti ho consigliato e con un pò di allenamento, una cosa è sicura e ci tengo a dirtela: qualunque sia il messaggio che vorrai trasferire all’altra persona, fare tua la capacità di comunicarglielo nel modo giusto è probabilmente il primo passo per poter diventare un leader nel tuo ufficio ed arrivare al successo.

Ecco spiegate le principali ragioni per cui dovresti leggere questo libro apparentemente sull’amicizia!

Considerazioni finali

Una volta letti questi 6 libri avrai piantato dentro di te il seme della curiosità e dell’intelligenza finanziaria.

Di questo seme, potenzialmente redditizio,  dovrai sempre prenderti cura con altra curiosità e con altre interessanti letture, in modo da far germogliare dentro di te l’albero della ricchezza e poterne raccogliere i frutti.

Proprio per questo, qualora tu volessi approfondire il tema puoi contattarmi ed io sarò felice di condividere con te gli altri titoli che possono aiutarti nella tua crescita legata al mondo dell’intelligenza finanziaria.

Fammi sapere attraverso i tuoi commenti quale libro ti ha incuriosito di più, da quale partirai oppure una volta che li avrai letti tutti scrivimi quale ti ha più aiutato.

Ora tocca a te, compra il tuo primo libro e inizia a leggerlo.

Ti auguro tanta Prosperità,
Christian

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